Oggi parliamo della Tiroide perché molte persone sottovalutano i sintomi di sofferenza che può dare questa ghiandola e si trovano a dover gestire situazioni patologiche molto serie. Come sempre ribadisco che la Prevenzione sta alla base di qualsiasi percorso di salute, se ascoltiamo il nostro corpo e non ignoriamo i segni, possiamo intervenire molto prima che si installi qualsiasi malattia cronica.
Scopri anche tu se la tua tiroide sta rallentando.
Cos’è la Tiroide?
Una ghiandola , situata alla base del collo, in grado di secernere ormoni che controllano l’attività metabolica di ogni cellula dell’organismo. La tiroide ha il compito di produrre due ormoni contenenti iodio, T3 e T4, fondamentali proprio nel controllo del metabolismo.
Ipertiroidismo quando tutto viene accelerato.
L’ipertiroidismo è dato da un eccessivo lavoro della ghiandola e ne determina un aumento dell’ormone tiroideo; il metabolismo basale viene velocizzato e si ha un rapido dimagrimento associato a nervosismo, palpitazioni, tachicardia, sudorazione eccessiva e a volte gozzo e occhi che sporgono.
Ipotiroidismo, il rallentamento che colpisce molte persone e tante non sanno di esserne affette!
In una condizione di ipofunzionalità tiroidea, la ghiandola non riesce più a produrre quantità sufficienti di ormoni e di conseguenza tutti gli apparati dell’organismo funzionano a ritmo ridotto. Tengo molto a questo argomento perché sempre più persone oggi soffrono di questa problematica e molte non sanno nemmeno di avere una tiroide che non funziona perfettamente.
Quali sono i sintomi dell’Ipotiroidismo?
I soggetti affetti da questa disfunzione accusano stanchezza, debolezza, si muovono più lentamente rispetto a prima e ogni singola attività risulta difficoltosa. Spesso sono persone che aumentano di peso a volte senza trovare una spiegazione, hanno difficoltà digestive, possono avere articolazioni e muscoli doloranti e avvertono sensazioni di freddo. Ai sintomi più comuni se ne aggiungono altri come la fragilità dei capelli e delle unghie, infezioni ricorrenti, ciclo mestruale irregolare, secchezza della cute e a volte alti livelli di colesterolo. Ansia e attacchi di panico, cefalea, calo della libido, insonnia, infertilità, difficoltà di concentrazione, ritenzione idrica, anemia e tendenza alle ecchimosi, raucedine, formicolii a mani e piedi, sono tutti segni che possono ricondurre a un possibile rallentamento della tiroide. Ovviamente dati questi sintomi, spesso l’ipotiroidismo viene confuso con semplice pigrizia e non viene rilevato preventivamente.
Perché è importante la valutazione preventiva della funzionalità tiroidea?
Comprendere prematuramente che la ghiandola tiroidea non funziona correttamente permette di intervenire in modo consapevole, deciso ed efficacie. Quando dagli esami del sangue risulta un TSH scompensato, significa che si è già in una situazione semi-patologica e l’intervento a livello naturale dovrà risultare più incisivo.
Ma perché attendere? Scopri se la tua tiroide è rallentata, ecco tutte le istruzioni.
Come sempre siamo nel campo della prevenzione dove è possibile intervenire con grande successo evitando che la problematica diventi cronica.
-Istruzioni per la misurazione della temperatura basale
Al mattino, appena svegli, misurare la temperatura sotto l’ascella, è necessario rimanere fermi per tutta la durata dell’operazione perché anche un breve movimento può falsare la rilevazione. La misurazione deve essere fatta appena si aprono gli occhi, quindi non ci si deve alzare o muovere dal letto. Ripetere la procedura per tre giorni consecutivi (per le donne, se si ha ancora il ciclo la misurazione deve essere fatta con modalità differenti), annotare i tre valori e infine calcolare la media delle misurazioni. Se il risultato è inferiore ai 36,2°-36,3° C è probabile che ci sia una ipofunzionalità della ghiandola tiroidea.
Altri metodi naturali per valutare la funzionalità della Tiroide.
Dopo aver raccolto la temperatura basale con la metodica descritta qui sopra, è importante richiedere una consulenza naturopatica durante la quale saranno fatti altri accertamenti per valutare la situazione ed avere un quadro completo da cui partire per fare degli interventi. La consulenza parte sempre dalla raccolta di tutte le informazioni riguardanti la persona in modo da definire una condizione di partenza importantissima per comprendere le strategie da attuare. Per confermare o meno la condizione di affaticamento della ghiandola, eseguo altri test di kinesiologia applicata indagando non solo sulla condizione della tiroide ma anche su altri elementi che potrebbero essere associati a una disfunzione . Ghiandole surrenali con eccessiva produzione di cortisolo, per esempio, possono andare ad accentuare un’ insufficiente produzione ormonale; metalli tossici come mercurio, cadmio, piombo e alluminio si possono accumulare nell’organismo e causare gravi problemi a tutto il corpo accelerando la comparsa di malattie autoimmuni e patologie tumorali.
La mia tiroide non funziona bene e ora che faccio ? L’aiuto dalla naturopatia
Una volta definita la situazione della persona è importante attuare una strategia di intervento che sia efficacie e sopratutto adattata all’individuo.
Alimentazione.La prima cosa su cui intervenire è l‘alimentazione e non smetterò mai di ripetere che è una delle forme di azioni più immediate ed efficaci che abbiamo a disposizione. Adottando uno stile di vita equilibrato, è possibile influire sul ritmo con cui le nostre cellule nascono, vivono e muoiono mantenendo i tessuti più sani e contrastare il processo di ossidazione da parte dei radicali liberi. Se ci nutriamo in modo corretto daremo elementi buoni al nostro organismo per formare nuove cellule, se l’alimentazione non è sana è inevitabile che verranno creati nuovi organi e apparati con questi componenti. I consigli alimentari, quindi, devono essere adeguati alla problematica da trattare e alla persona; si possono prediligere sicuramente acidi grassi essenziali, come olio di semi di lino, che supportano la funzionalità tiroidea e tengono a bada i processi infiammatori caratterizzati da un eccessiva produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali dovuta a condizioni di stress. Altro elemento essenziale che ci regala la natura sono le alghe, ricche di iodio, che oltre a sostenere l’attività ghiandolare, aiutano il corpo a disintossicarsi dai metalli tossici. Da evitare invece verdure come il broccolo, il cavolo cappuccio e i cavoletti di Bruxelles sopratutto se consumati crudi. Particolare attenzione va fatta per la soia e tutti i suoi derivati, in questi casi bisogna valutarne accuratamente l’assunzione.
Digiuno terapeutico. Come forma di disintossicazione e pulizia, anche il digiuno può essere proficuo in una strategia di intervento atta a ristabilire un equilibrio che è venuto a mancare. Con un digiuno seguito accuratamente da un esperto con le giuste modalità, si possono ottenere diversi buoni risultati.
Rimedi Fitoterapici.Dalla natura arrivano molti aiuti anche per una tiroide non funzionante perfettamente. Fucus vesiculosus o Quercia marina è un’alga che aiuta a dare una sferzata al metabolismo, da assumere in tintura madre più volte al giorno. Il selenio è un antiossidante che influisce notevolmente sul benessere della ghiandola tiroidea e una sua carenza può accentuarne la problematica. Gli oligoelementi sono un’altra forma di intervento del tutto naturale che agiscono in perfetta sintonia con il corpo e devono essere valutati da una persona competente. Sottolineo come sempre, che tutti gli interventi anche se naturali, devono essere discussi con persone esperte e non bisogna mai agire da soli, anche con la fitoterapia mal applicata si possono creare problematiche serie.
Floriterapia.I Fiori di Bach sono come sempre di sicuro aiuto per intervenire su questa problematica sia sull’aspetto puramente fisico, con l’applicazione tramite il metodo Orozco interpersonale, che su quello psico-emotivo di cui parleremo tra poco.
Riflessologia. Con tecniche di riflessologia plantare, della mano e facciale, si può agire sull’apparato endocrino in modo da aiutare l’intero organismo a riprendersi la sua condizione di salute e supportare ogni forma di azione mirata a ristabilire gli equilibri.
Perché le donne ne soffrono più degli uomini?
La tiroide è una ghiandola collocata proprio nel centro dell’espressione vocale da cui noi emettiamo le parole che decidiamo di dire. La soluzione sta proprio in questo :ciò che vogliamo dire e non diciamo! Ogni volta che non ci permettiamo di esprimerci liberamente, causiamo una forma di repressione verso noi stessi in cui andiamo a compromettere, con gli anni, la nostra individualità. Con il tempo le cose “non dette” si accumulano fino a quando il nostro corpo manifesterà un sintomo che ci aiuti a lavorare su questa dinamica. Il tempo che passiamo a non esprimere le nostre idee è direttamente proporzionale alla gravità della sintomatologia che manifesteremo. Le donne molto spesso per paura di sbagliare, di essere giudicate, di non essere accettate, non essere capite, reprimono molti dei pensieri che vorrebbero dire e con essi anche una grande quantità di rabbia, tutto questo andrà ad influire sull’intelligenza del nostro corpo che risponde sempre alle nostre esigenze. Se tu non ne hai bisogno, quando dovresti dire quello pensi non lo fai, perché io dovrei mantenere la mia funzione? Ecco che un po’ alla volta la tiroide rallenta per il più che naturale processo di domanda-offerta : se tu non mi usi, io rallento. Queste dinamiche sono sicuramente da trattate anche sotto l’aspetto eziologico che deriva sempre da uno scompenso psico-emotivo.
E se soffro di problematiche tiroidee da molti anni?
Nulla è perduto, si può associare un intervento naturopatico mirato atto a sostenere la cura farmacologia ed evitare possibili peggioramenti. Il corpo è una macchina meravigliosa e risponde esattamente a tutte le nostre esigenze, se voglio rallentare lui mi porterà a farlo, se voglio stare bene mi aiuterà a riprendermi la situazione ottimale, dobbiamo sempre ritenerci responsabili della nostra salute.
Categoria: Salute e Benessere
Tag: Ipertiroidismo, Ipotiroidismo, Rimedi Naturali, Tiroide