Health Walk -La Salute è di tutti.

25 Marzo 2020

La Salute, ce ne rendiamo conto di quanto sia importante solo quando inizia a mancare.

Quando sento delle persone che mi dicono “bhe di qualcosa bisogna pur morire..” mi viene da pensare quanto ci sia una dissociazione cognitiva tra l’essere persone e far parte del genere umano.

Cambiare? Sembra impossibile!

Troppo spesso pensiamo che cambiare qualche abitudine nella nostra vita sia impossibile e costi molta fatica. Quando parlo di prevenzione certe persone mi guardano come se stessi raccontando la storia di cappuccetto rosso ma dove il lupo rappresenta una malattia che ancora le persone non riescono a comprendere.

Ma cosa vuol dire malattia?

La derivazione più vicina si associa a male-actio ovvero cattiva azione. La malattia è proprio la somma di tante cattive azioni compiute durante la nostra esistenza che si manifestano poi con la produzione di un sintomo.

Ma io sto bene.

Essere in Salute è ben diverso da Salute ottimale. La maggior parte di noi è in salute ,ovvero non presenta apparentemente nessun sintomo specifico che possa essere ricondotto a qualche tipo di problematica accertata. Questa condizione è abbastanza sottovalutata, in una situazione di salute (apparente) noi non pensiamo di dover aver bisogno di una valutazione dello stato reale del nostro organismo.

Prevenzione

La vera prevenzione si inizia da subito. Quello che dobbiamo chiederci non è “sto male devo andare da uno specialista? ” ma ” sto bene (…o è quello che penso..) voglio continuare a stare bene, e devo capire cosa serve al corpo per continuare a stare bene”. Questo significa dare tutto quello che serve al nostro organismo fatto di corpo ed emozioni per continuare a mantenersi in salute.

Ma basta?

Diciamocelo, come nei precedenti articoli oggi di “sano” forse non esiste nulla. Quello che dobbiamo fare è mettere attenzione e scegliere sempre la cosa “meno peggio” in questo momento. Ogni scelta che facciamo determina la nostra salute che viene composta giorno per giorno.

Ma sono vecchio è normale essere malati.

Ma stiamo scherzando? Cito il Dott. Berrino dicendo che “si può’ morire sani”. Ce lo siamo forse dimenticati? Ormai si da per scontato che invecchiare significa avere degli acciacchi più o meno gravi. Il corpo è una macchina progettata per durare molto .E’ ben chiaro che oggi, più di un tempo, va sostenuta e non abbandonata perché “tanto una volta questo non si faceva“. I tempi sono cambiati, l’ambiente è cambiato e noi dobbiamo evolverci con questo.

“..Di qualcosa devo pur morire”.

Rispondo sempre a questa affermazione così : la salute non è più strettamente personale ma è una questione famigliare, nazionale, mondiale, umana! Se tu stai male perché nella tua vita non ti sei reso responsabile delle tante “male-azioni” che stavi commettendo verso te stesso, qualcuno si deve prendere cura di te. Se sei fortunato avrai un coniuge che inizia a impiegare il suo tempo per aiutarti, se non lo sei avrai dei parenti, degli amici, degli infermieri, dei medici, un ospedale, una struttura sanitaria. Ma torniamo al caso fortunato dove hai un famigliare che si prende cura di te. Secondo te da dove prende il tempo per aiutarti? Per seguire le tue cure? Il tuo famigliare prende il tempo dal suo e inizierà ad averne meno.

Il moltiplicatore

Il moltiplicatore è facile! Il tuo famigliare che dedica tempo a te e lo toglie al suo, inizierà a creare stress, ansia, qualche piccolo acciacco. E un po’ alla volta il tuo famigliare si ammalerà e qualcuno dovrà seguire pure lui. Ti risuona la cosa? E questa catena infinita che ormai si vede in tutte le famiglie è dovuta proprio al fatto che tanto non ci si pensa finché non si sta male. E quanto pensi costerà tutto questo?

Una visione per il futuro.

Stiamo vivendo per noi stessi o per i posteri? Se è per loro che lo stiamo facendo, allora dobbiamo modificare il nostro stile di vita, mentre se è per noi, non abbiamo alcun diritto di mettere al mondo dei figli e lasciare loro in eredità un futuro di sofferenza.

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