Acidulato di Umeboshi

27 Marzo 2020

Sembra uno scioglilingua questo tipo di condimento ma ha anche un nome per gli amici Ohindo (o Ohyndo). Utile per arricchire i nostri piatti sia di sapore che di nutrimento, sembra una cosa nuova ma ha origini antiche.

Le origini

Originario della Cina, dove il suo uso è ricordato da più di 3.000 anni, il frutto dell’Ume è frequentemente considerato una prugna (si parla spesso di “prugne” Umeboshi), ma è in realtà più vicino alle albicocche sia botanicamente che come aspetto e sapore.

La magia

L’Ume è uno degli alberi più cari allo spirito giapponese: fiorisce in Febbraio, nel periodo più freddo dell’anno, ed è perciò rispettato per la sua forza nelle avversità. E’ chiamato, insieme al pino ed al bambù, uno dei “tre amici del freddo intenso”.

Le proprietà

E’ Ricco di acido citrico che aiuta a metabolizzare alimenti acidificanti. Facilita l’assorbimento a livello dell’intestino di importanti minerali quali Ferro, Calcio e Magnesio, e  possiede  effetto alcalinizzante. Utile anche per aiutare la flora batterica intestinale.

Come si usa?

Per condire insalate, zuppe, creme, legumi, cereali ma sempre a freddo. Insieme a olio Evo e condimenti special ( prossimo post) diventa una presenza indispensabile in una cucina sana e nutriente. Attenzione però che è un forte insaporitone quindi non serve assolutamente utilizzare il sale e va dosato bene soprattutto le prime volte che non se ne conosce l’utilizzo.

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